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'Pugni chiusi'

 

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'Pugni chiusi', un nuovo punto di vista sul bullismo, a cura di Ezio Alessio Gensini & Leonardo Santoli


https://www.cnr.it/it/news/8108/pugni-chiusi-un-nuovo-punto-di-vista-sul-bullismo

Dopo il successo di “Succo di melograno – Femminicidio: Punti di vista, visti da punti diversi. Un contributo a cambiare, per cambiare” – uscito nel 2017 e dedicato al tema della violenza sulle donne, ora diventato anche una pièce teatrale itinerante dal titolo “L’amore nero” con Rossella Seno e Lino Rufo.

Ezio Alessio Gensini e Leonardo Santoli hanno curato la pubblicazione di “Pugni chiusi”, con il quale hanno cercato di dare visibilità a un altro fenomeno sociale di grande attualità il bullismo, fornendo punti di vista diversi. Nel libro troviamo articoli di giornalisti, ‘punti di vista’ di pittori e vignettisti, di blogger, di giuristi, di ricercatori scientifici, di accademici, di artisti e di altre figure professionali, con un unico scopo: far emergere una nuova sensibilità contro questa piaga sociale che mina generazioni di giovani e non solo giovani.

Il volume vede la presentazione di Eugenio Giani (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana), l’introduzione di Rosa Maria Di Giorgi (nella passata legislatura vice-Presidente del Senato della Repubblica e già ricercatrice del Consiglio nazionale delle ricerche) e Sara Simona Racalbuto. Poi i contributi di Sara Conti, Giulia Morello, Anna Vaccarelli, Tommaso Ariemma, Antonio Tintori, Gaetano Gennai, Alessandra Di Sanzo, Sergio Vastano, Serenella Sèstito, Tiziano Moretti, Riccardo Medici, Edoardo Marzocchi, Mauro Malavasi, Sacha Naspini, Valentina Santini e Francesco Romano.

‘Pugni chiusi’ è scaricabile gratuitamente dal sito web della Regione Toscana.

Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi. L’accezione è principalmente utilizzata per riferirsi a fenomeni di violenza tipici degli ambienti scolastici, e più in generale di contesti sociali riservati ai più giovani. Lo stesso comportamento, o comportamenti simili, in altri contesti, sono identificati con altri termini, come mobbing in ambito lavorativo o nonnismo nell’ambito delle forze armate. A partire dagli anni 2000, con l’avvento di Internet si è andato delineando un altro fenomeno legato al bullismo, anche in questo caso diffuso soprattutto fra i giovani, il cyber-bullismo. Il bullismo come fenomeno sociale e deviante è oggetto di studio tra gli esperti delle scienze sociali, della psicologia giuridica, clinica, dell’età evolutiva e di altre discipline affini. Non esiste una definizione univoca del bullismo per gli studiosi, sebbene ne siano state proposte diverse. È possibile tuttavia individuare le caratteristiche generali del fenomeno in questione. Abbiamo cercato di analizzare il tema con l’aiuto di autorevoli interlocutori.

Ogni saggio è ‘preceduto e seguito’ da alcuni contributi artistici ed ‘emozionali’ di Leonardo Santoli e Ezio Alessio Gensini. Un contributo emozionale oltre che sociale e solidale.

Il volume ‘Pugni chiusi’, come il precedente ‘Succo di melograno’ è edito dalle Edizioni dell’Assemblea – Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana.

Per informazioni:
Ezio Gensini
Ittig – Cnr - Via dei Barucci,20 - 50127 Firenze
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Vedi anche:
E' uscito Pugni chiusi di Ezio Alessio Gensini & Leonardo Santoli 10 maggio 2018

Cinquant’anni dell’IDG-ITTIG

 

Cinquant’anni dell’IDG-ITTIG

 

Nella mattinata del 18 maggio 2018 (dalle ore 10) nella sede dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITTIG-CNR), via dei Barucci 20 in Firenze, si terrà la celebrazione dei Cinquant’anni dell’IDG-ITTIG e con l’occasione ci sarà anche la cerimonia dell’intitolazione a Vittorio Frosini dell’aula telematica dell’Istituto. Verrà proiettato nell’occasione il documentario: "1968. Il Cnr verso nuovi saperi" prodotto e realizzato da Cnr Web Tv

 

Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica è la denominazione assunta nel 2001, in occasione del riordino del CNR, dall’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG). L'IDG è stato fondato, nel maggio 1968, su iniziativa di Piero Fiorelli, storico del diritto e accademico della Crusca, per proseguire l’Opera del vocabolario giuridico italiano, progetto promosso due anni prima dal CNR. Negli anni Settanta l’IDG allargò la sua attività orientandosi dapprima alla documentazione con strumenti informatici della dottrina giuridica italiana e poi alla documentazione automatica della legislazione e della giurisprudenza, alle applicazioni dell’informatica e dell’allora emergente campo dell’intelligenza artificiale alla scienza del diritto e ai vari campi della pratica giuridica e, in parallelo, allo studio delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come oggetto di regolazione giuridica, de iure condito e de iure condendo.

Le attività di ricerca dell’Istituto hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo di due nuovi settori di ricerca caratterizzati da un forte approccio multidisciplinare e interdisciplinare – l’Informatica giuridica (tecnologie informatiche applicate al diritto) e il Diritto dell’informatica (problemi giuridici emergenti dall’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti fra privati e nelle attività del governo e delle amministrazioni pubbliche). L’Istituto ha dato un fondamentale contributo alla fondazione e sviluppo di queste aree di ricerca, e alla stessa delimitazione dei loro contenuti, contributo apprezzato sia a livello nazionale sia a livello internazionale (in questo senso basti citare i convegni su «Logica, Informatica e Diritto», che hanno visto negli anni la partecipazione di tutti i più importanti esperti a livello mondiale o la pubblicazione della rivista Informatica e Diritto che dal prossimo numero sarà edita in formato digitale). Significativo è stato nel tempo anche l’apporto offerto da ricercatori dell’Istituto all’insegnamento dell’Informatica giuridica e del Diritto dell’informatica in ambito universitario e postuniversitario.

Con queste parole l'attuale direttore dell'ITTIG, dott. Sebastiano Faro sintetizza le attività di ricerca dell'Istituto: "Pubblica amministrazione digitale, diffusione dell’informazione giuridica, giustizia elettronica, linguaggio giuridico, diritti e Internet sono le parole chiave che forniscono un’idea di sintesi delle attuali tematiche di ricerca dell’istituto. A queste tematiche si dedicano ricercatori e tecnologi la cui formazione è riconducibile, da un lato, all’area delle scienze sociali - principalmente il diritto -, dall’altro, alle aree dell’ingegneria e scienze informatiche e della matematica, secondo l'approccio proprio del CNR, e definito nel suo Statuto, teso, da un lato, allo svolgimento e alla promozione di attività di ricerca perseguendo l'integrazione di discipline e tecnologie e, dall'altro, al trasferimento e all'applicazione dei risultati della ricerca per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese".

Insieme alla celebrazione del mezzo secolo di vita dell’IDG-ITTIG si terrà la cerimonia di intitolazione dell’Aula telematica dell’Istituto a Vittorio Frosini come doveroso omaggio al padre dell’Informatica giuridica in Italia. Vittorio Frosini (1922-2001), eminente filosofo del diritto, è stato il primo cattedratico in Europa ad occuparsi dei temi dell’informatica giuridica sin dal 1965 con la sua prolusione alla cattedra catanese di Filosofia del diritto, dedicata ai rapporti fra "Umanesimo e tecnologia nella giurisprudenza"; a lui si deve il primo volume pubblicato in Italia, nel 1968, sugli stessi temi: "Cibernetica diritto e società"; con i saggi raccolti in quel volume Frosini, presagendo la portata dell'impatto sul diritto e sulla società della rivoluzione tecnologica agli albori, aprì un percorso di studi sull'informatica giuridica e sul diritto dell'informatica concretizzatosi in numerosi saggi e volumi densi di idee e riflessioni che rappresentano un patrimonio di conoscenza imprescindibile per chiunque si accosti allo studio di queste discipline. Vittorio Frosini è stato costantemente accanto all’Istituto, contribuendo, in varie vesti, al suo sviluppo e presiedendo ininterrottamente, fino alla sua scomparsa, il comitato scientifico della rivista "Informatica e diritto".

Durante la mattinata verrà proiettato il documentario: "1968. Il Cnr verso nuovi saperi" prodotto e realizzato da Cnr Web Tv.

Si prega di confermare la propria presenza telefonando al numero 0554399655 oppure inviando una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Firenze 10 maggio 2018

 

La scheda

Chi: Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITTIG-CNR).

Che cosa: Celebrazione dei Cinquant’anni dell’IDG/ITTIG e con l’occasione ci sarà anche la cerimonia dell’intitolazione a Vittorio Frosini dell’aula telematica dell’Istituto. Proiezione del documentario: "1968. Il Cnr verso nuovi saperi" prodotto e realizzato da Cnr WebTv.

Per informazioni: Ezio Alessio Gensini – 0554399667/05543995 oppure inviare una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Alla salute!

 

N° 5 del 9 maggio 2018

Alla salute!

Il Focus di questo numero del webzine del Cnr è dedicato ai 60 anni dell’istituzione del ministero della Salute e ai 40 anni dalla nascita del Sistema sanitario nazionali e dalla chiusura dei manicomi. Per capire come sempre più la malattia e la cura siano argomenti sociali e culturali al centro della società dell’informazione.

Sessant’anni fa nasceva il ministero della Salute e quarant’anni fa, veniva istituito il Servizio sanitario nazionale. Ma quest’anno cade anche l’anniversario della Legge 180 che nel 1978 decretò la chiusura dei manicomi. Le tre ricorrenze confermano come il nostro Paese sia all’avanguardia non soltanto per la medicina, cioè per la professionalità di coloro che lavorano nel settore clinico e nella ricerca, premessa ineludibile di qualunque progresso nelle cure, ma anche per la sua Sanità. Ma in una società dell’informazione quale la nostra essere sani, così come essere ricchi, significa prima di tutto essere consapevoli, possedere le conoscenze necessarie ad assumere i comportamenti preventivi e a seguire i percorsi terapeutici corretti.

Abbiamo affrontato l’argomento nel Focus monografico dell’Almanacco della Scienza on line da oggi, come sempre con l’aiuto dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche. Con Fernando Ferri e Patrizia Grifoni dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali Cnr si è parlato della sempre più diffusa e pericolosa abitudine di anticipare il confronto con il medico, quando non sostituirlo, con le diagnosi e le cure trovate in rete: l’autodiagnosi era un’abitudine già esistente ma il web l’ha amplificata a dismisura. Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione ci ricorda i comportamenti da osservare per prevenire le malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia.

Sempre in merito all’utilità di una buona conoscenza, relativamente al tumore, Maria Giovanna Trivella dell’Istituto di fisiologia clinica testimonia di un’importante esperienza di attenzione, sensibilizzazione e rapporto con il paziente, mentre Rosa Maria Melillo dell’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia sperimentale ci illustra le nuove frontiere cliniche dell’oncologia, dalla medicina personalizzata all’immunoterapia. Il cancro è forse la malattia che più è oggetto dell’attuale esplosione comunicativa, come raccontano anche due libri sul tumore di cui si parla nelle Recensioni - ‘Storia della mia ansia’ di Daria Bignardi e ‘Con molta cura’ di Severino Cesari - decisamente autobiografici, seppure con registri narrativi diversi: il primo più romanzato, il secondo diaristico.

Nel Focus affrontano ancora temi sanitari Antonio Cerasa dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare, traendo un bilancio con qualche ombra ma di enorme valore culturale, etico e clinico della cosiddetta Legge Basaglia, che ha decretato la fine del sistema manicomiale, e il direttore del Dipartimento scienze umane Gilberto Corbellini parlando dell’icodiagnostica, disciplina che unisce arte e scienza medica, interpretando dipinti dei secoli passati come referti clinici e patologici. Mentre ancora nelle Recensioni leggiamo di come la sperimentazione dei farmaci antidepressivi sia oggetto dello spettacolo teatrale ‘The effect’, in scena in questi giorni a Milano.

Il web magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è on line all'indirizzo www.almanacco.cnr.it.